14-12-2009
Giorni fa, avvicinandosi il periodo natalizio, sono uscito con Mara, mia moglie, per fare un giro in città, nel centro storico, dove ancora si trova qualche negozio vecchio stile, gestito da commercianti sopravvissuti che non hanno come scopo primario il guadagno, ma che antepongono l'amore per il proprio lavoro.
Ce n'è uno di questi che, sotto Natale, propone presepi e statuette provenienti da tutto il mondo, una delizia per gli occhi di chi, stanco dei babbi natale che si arrampicano sui balconi o che troneggiano tronfi nei santuari consumistici tra giganteschi alberi di natale, ricerca ancora il ricordo di Natali ormai lontani, con poche luci e poco chiasso, ma pieni di sacralità e spiritualità. Noi, io e mia moglie, non abbiamo mai ricevuto doni da Babbo Natale, ma è stato sempre Gesù Bambino a portarceli.
Per noi Santa Klaus è un usurpatore, un personaggio un poco antipatico, che ricorda troppo la coca-cola, di origini avulse dalla nostra cultura.
E anche se per tanti anni si è fatto anche l'albero di Natale, quest'anno Mara, guardando le vetrine di quel negozio, ha lanciato la proposta: "E se quest'anno facessimo solo il presepio?"
Ce n'erano di bellissimi, con le cortecce di sughero che imitavano le montagne, con gli specchi che simulavano i laghetti, il vecchio e caro muschio, i pastori, le pecorelle e, immancabile, Cuorduro che se la dormiva tranquillamente in mezzo a quella folla accorsa a vedere il miracolo della Natività.
La proposta di Mara non poteva trovare terreno più fertile: non mi si può proporre di costruire qualcosa di fantasioso e - azzardo - artistico, senza che io faccia immediatamente mia l'idea. Immagino che se ne sia pentita subito, conscia del fatto che si sarebbero prospettati giorni difficili, per i rapporti familiari e per il decoro della casa. Ma tant'è, ormai il dado era tratto!
E così, il pomeriggio stesso, sono partito alla ricerca delle cortecce di sughero, quelle grandi, che non ho trovato in tutta la città di Asti, ormai piena di centri commerciali e supermercati che non trattano merci di così scarso consumo.
Le ho trovate a Canelli, dove grazie al vino e alla produzione di tappi, ho scovato una simpatica, giovane commerciante che ancora teneva le bellissime cortecce, destinate soltanto più ai nostalgici costruttori di presepi. Tra parentesi, avete mai guardato attentamente una corteccia di sughero? Sono incredibili, bellissime, anche la fantasia più fervida non riuscirebbe a inventare un simile capolavoro!
E di lì è stata una escalation, fare il disegno, procurarsi altre statuette di altre due dimensioni di quelle che già avevamo (per questioni di prospettiva), pensare alla sistemazione della pompa dell'acqua (residuo di un mio precedente hobby, l'acquario) per realizzare il torrente con relativa cascata nel laghetto, valutare bene il principio dei vasi comunicanti per evitare l'allagamento di tutto il presepio, fare il mulino con le pale girevoli, costruire le case (minuscole, purtroppo, rispetto ai personaggi), e infine una cometa che fosse una cometa!
E' stata una settimana di intenso lavoro, di disinteresse (mio) totale per le cose di casa, e anche di recriminazioni velate da parte di Mara. Ma ora il presepe è fatto, e la nostra vita è tornata sugli standard normali!
E Mara finalmente mi ha detto: "E' proprio bello questo presepe!"
E tra me, ho pensato, citando l'indimenticabile Eduardo: "Te piace, 'o Presepe, eh !!"
Vista panoramica
La grotta
Qui si vede anche la Madonna
Il laghetto
Il torrente
Il ponticello
Il mulino
Le case in montagna
Il gregge
La cometa
Panoramica video del presepe:
(prima di lanciare i video stoppare la musica di fondo, se l'avete avviata)
E per chi non ricorda il grande Eduardo ne: "Il Natale a casa Cupiello", ecco qui :
continua ...........................
Te piace 'o presepe?!
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Romantico carillon
26-12-2011
Un piccolo, romantico dono a Mara.
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Ampliamento del presepe
09-12-2010
Quest'anno ho pensato di ampliare il presepe che ho costruito l'anno scorso. Seguendo la tradizione, allora avevo pensato ad un'ambientazione in montagna, con torrente e laghetto incassato fra scoscese pareti rocciose, ed il sentiero che scendeva dai monti fino alla grotta.
Quest'anno, però, pensando all'orografia reale della zona di Betlemme, ho realizzato che, a sud est della zona montuosa, c'è il deserto. Infatti si legge:
"Betlemme, arroccata su due colli della dorsale che costituisce lo spartiacque fra il Mediterraneo orientale ed il Mar Morto, presenta un profilo sinuoso. .........
Salvo che a Nord ed a Nord-Ovest, è incorniciata da testate di valli molto profonde e strette, che ad Ovest formano il Wadi Admed mentre ad Est ed a Sud-Est precipitano, con una serie di dossi levigati dal vento, verso il deserto di Giudea ed il Mar Morto, la più profonda depressione del mondo. Nelle infinite grotte, che perforano i fianchi delle colline, l'uomo, sin dai tempi più antichi, ha trovato - e tuttora trova - un rifugio primitivo ma sufficiente.
La regione circostante è fertile, ed i pendii troppo bruschi sono stati terrazzati per consentire le coltivazioni. Viti e olivi, mandorli e fichi, campi di orzo e di grano colorano variamente il terreno secondo la stagione."
Quindi perchè non ampliare il vecchio presepe con una parte nuova, che rappresenti per l'appunto il deserto?
Così, procuratomi il polistirolo che, ho pensato, fosse il materiale più adatto allo scopo, per la facilità di modellazione e per la leggerezza, ho iniziato il lavoro.
Nelle due foto seguenti c'è l'abbozzo dei terrazzamenti, delle dune e di un oued, che ho immaginato separasse la zona desertica dalla zona più fertile che sale verso le montagne.
Il resto tra qualche giorno.
Continua ..............
Quest'anno ho pensato di ampliare il presepe che ho costruito l'anno scorso. Seguendo la tradizione, allora avevo pensato ad un'ambientazione in montagna, con torrente e laghetto incassato fra scoscese pareti rocciose, ed il sentiero che scendeva dai monti fino alla grotta.
Quest'anno, però, pensando all'orografia reale della zona di Betlemme, ho realizzato che, a sud est della zona montuosa, c'è il deserto. Infatti si legge:
"Betlemme, arroccata su due colli della dorsale che costituisce lo spartiacque fra il Mediterraneo orientale ed il Mar Morto, presenta un profilo sinuoso. .........
Salvo che a Nord ed a Nord-Ovest, è incorniciata da testate di valli molto profonde e strette, che ad Ovest formano il Wadi Admed mentre ad Est ed a Sud-Est precipitano, con una serie di dossi levigati dal vento, verso il deserto di Giudea ed il Mar Morto, la più profonda depressione del mondo. Nelle infinite grotte, che perforano i fianchi delle colline, l'uomo, sin dai tempi più antichi, ha trovato - e tuttora trova - un rifugio primitivo ma sufficiente.
La regione circostante è fertile, ed i pendii troppo bruschi sono stati terrazzati per consentire le coltivazioni. Viti e olivi, mandorli e fichi, campi di orzo e di grano colorano variamente il terreno secondo la stagione."
Quindi perchè non ampliare il vecchio presepe con una parte nuova, che rappresenti per l'appunto il deserto?
Così, procuratomi il polistirolo che, ho pensato, fosse il materiale più adatto allo scopo, per la facilità di modellazione e per la leggerezza, ho iniziato il lavoro.
Nelle due foto seguenti c'è l'abbozzo dei terrazzamenti, delle dune e di un oued, che ho immaginato separasse la zona desertica dalla zona più fertile che sale verso le montagne.
Il resto tra qualche giorno.
Continua ..............
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Char à voile: analisi di un incidente
12-11-2011
Il mese scorso, proprio nell'ultimo giorno delle nostre vacanze a La Franqui, mentre scorrazzavamo con il carro a vela, mi è capitato un incidente che per fortuna non ha avuto serie conseguenze. Per combinazione stavo riprendendo con la mia telecamerina GoPro Hero, per cui sono stato in grado di documentare il tutto in questo film, che ora vi presento.
Vi avverto, alcuni mi hanno detto che secondo loro il film è troppo lungo, e che per vedere l'incidente bisogna attendere troppo tempo. Forse è vero, mi sono lasciato prendere la mano dalle scene che per me, appassionato di carro a vela, erano interessanti. Ma soprattutto non me la sono sentita di tagliare la colonna sonora che ho scelto e che, secondo me, e scusate se pecco di immodestia, si attaglia perfettamente al ritmo incalzante di una corsa nel vento. Comunque mi piacerebbe sentire l'opinione di coloro che vedranno questo film, anche se so già che questa mia aspettativa andrà delusa. So perfettamente che gli internauti non troveranno qui l'incentivo per esprimersi.
Chissà perchè c'è gente che sta decine di minuti su un post, che ci ritorna a più riprese, ma non sente il desiderio di esprimere la propria opinione. Non è certo disinteresse, altrimenti non tornerebbero. Pigrizia, allora? Fretta? Scortesia?
Boh, chi lo sa!!!
Il mese scorso, proprio nell'ultimo giorno delle nostre vacanze a La Franqui, mentre scorrazzavamo con il carro a vela, mi è capitato un incidente che per fortuna non ha avuto serie conseguenze. Per combinazione stavo riprendendo con la mia telecamerina GoPro Hero, per cui sono stato in grado di documentare il tutto in questo film, che ora vi presento.
Vi avverto, alcuni mi hanno detto che secondo loro il film è troppo lungo, e che per vedere l'incidente bisogna attendere troppo tempo. Forse è vero, mi sono lasciato prendere la mano dalle scene che per me, appassionato di carro a vela, erano interessanti. Ma soprattutto non me la sono sentita di tagliare la colonna sonora che ho scelto e che, secondo me, e scusate se pecco di immodestia, si attaglia perfettamente al ritmo incalzante di una corsa nel vento. Comunque mi piacerebbe sentire l'opinione di coloro che vedranno questo film, anche se so già che questa mia aspettativa andrà delusa. So perfettamente che gli internauti non troveranno qui l'incentivo per esprimersi.
Chissà perchè c'è gente che sta decine di minuti su un post, che ci ritorna a più riprese, ma non sente il desiderio di esprimere la propria opinione. Non è certo disinteresse, altrimenti non tornerebbero. Pigrizia, allora? Fretta? Scortesia?
Boh, chi lo sa!!!
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Char à voile
20-10-2011
Un altro sport che ho iniziato a praticare a La Franqui è il carro a vela. Era già da un po' di anni che avevo una mezza idea di fare il corso nella scuola di vela del campeggio. Finalmente l'anno scorso mi sono deciso, e ho frequentato il corso di primo livello. Inutile dire che mi è piaciuto molto. Dà le stesse emozioni del kite buggy, con la differenza che è meno stressante. Nel senso che hai una maggiore tranquillità, dovuta al fatto che la manovra della vela è meno impegnativa di quella del kite. Infatti basta lasciare la vela in bando e sterzare contro vento per fermarsi. La vela inoltre è sostenuta dall'albero, mentre la trazione del kite è completamente a carico delle tue braccia. Lo sforzo è notevole, e sbagliare nel direzionare il kite può comportare violenti strappi, con conseguenze che possono essere anche gravi. Insomma, con il kite non puoi rilassarti un attimo, sei sempre in tensione.
Così quest'anno, a settembre, con il mio amico Walter, abbiamo continuato la strada intrapresa, iscrivendoci al secondo corso. E naturalmente, avendo la mia GoPro Hero, che ormai è diventata una compagna inseparabile nelle mie attività sportive, ho potuto documentare le lezioni del nostro maestro.
Dal filmato che segue potrete vedere quanto sia bello ed interessante questo sport.
Un altro sport che ho iniziato a praticare a La Franqui è il carro a vela. Era già da un po' di anni che avevo una mezza idea di fare il corso nella scuola di vela del campeggio. Finalmente l'anno scorso mi sono deciso, e ho frequentato il corso di primo livello. Inutile dire che mi è piaciuto molto. Dà le stesse emozioni del kite buggy, con la differenza che è meno stressante. Nel senso che hai una maggiore tranquillità, dovuta al fatto che la manovra della vela è meno impegnativa di quella del kite. Infatti basta lasciare la vela in bando e sterzare contro vento per fermarsi. La vela inoltre è sostenuta dall'albero, mentre la trazione del kite è completamente a carico delle tue braccia. Lo sforzo è notevole, e sbagliare nel direzionare il kite può comportare violenti strappi, con conseguenze che possono essere anche gravi. Insomma, con il kite non puoi rilassarti un attimo, sei sempre in tensione.
Così quest'anno, a settembre, con il mio amico Walter, abbiamo continuato la strada intrapresa, iscrivendoci al secondo corso. E naturalmente, avendo la mia GoPro Hero, che ormai è diventata una compagna inseparabile nelle mie attività sportive, ho potuto documentare le lezioni del nostro maestro.
Dal filmato che segue potrete vedere quanto sia bello ed interessante questo sport.
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Salviamo Les Coussoules
09-10-2011
Ecco alcune foto del campeggio Les Coussoules di La Franqui
puledri galoppano liberi sulla spiaggia
e simpatiche raganelle ti accolgono alla sera nelle toilettes
Sulla spiaggia del campeggio si praticano gli sport del vento, si fanno bagni, si fanno lunghe passeggiate, a piedi, in bicicletta o a cavallo, in una natura integra che oggi è ormai difficile trovare.
Io amo definire La Franqui come "La casa del vento".
Ecco il perchè:
Chi ha a cuore la tutela della natura, chi ama una vita
Ecco alcune foto del campeggio Les Coussoules di La Franqui
puledri galoppano liberi sulla spiaggia
e simpatiche raganelle ti accolgono alla sera nelle toilettes
Sulla spiaggia del campeggio si praticano gli sport del vento, si fanno bagni, si fanno lunghe passeggiate, a piedi, in bicicletta o a cavallo, in una natura integra che oggi è ormai difficile trovare.
Io amo definire La Franqui come "La casa del vento".
Ecco il perchè:
Questo è il camping municipale Les Coussoules, a La Franqui, che un capitalista francese vuole comperare per trasformarlo in un "glamping" (glamour + camping) di lusso, destinato a una clientela danarosa, con bungalow super tecnologici, piscine, parco acquatico, ristoranti, supermercato, discoteca, animazione giorno e notte. E' un'operazione che ha già fatto in altre località francesi, dove ha distrutto la natura spontanea piantando in cambio qualche centinaia di alberi. Il soggiorno in questo glamping costerà all'incirca 1000 € alla settimana! Nel camping esistente oggi, in bassa stagione, si pagano 10 € a notte! Senza contare che la spiaggia e il mare antistante, dove oggi si praticano kite surf, windsurf, kite buggy, carro a vela, e altri sport del vento, più l'equitazione, sarà riservata ai clienti che esibiranno la loro ricchezza. Non si vedranno più puledri correre liberi sulla spiaggia, gli asinelli verranno sfrattati (i ricchi non amano gli odori naturali), le raganelle che, di notte, trovi nelle toilettes, anche loro verranno eliminate. E i conigli e i leprotti di notte dove andranno? In piscina? Oppure a divertirsi sugli scivoli?
.
Si può sperare di impedire tutto questo andando sul sito
.
Si può sperare di impedire tutto questo andando sul sito
in difesa di Les Coussoules e firmando la petizione.
Chi ha a cuore la tutela della natura, chi ama una vita
semplice ma intensa, lo faccia. Avrà la riconoscenza di
più di 1300 persone, che per ora hanno firmato
la petizione!
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Una Bambola di cent'anni
06-08-2011
Quest'anno abbiamo dedicato parte delle nostre ferie ad un evento straordinario, irripetibile. Siamo andati a Cervinara, ospiti dei nostri cugini, dove la nostra cara zia Bambola festeggiava i suoi cent'anni.
Era ormai da molti anni che non la vedevamo: l'ultima volta, trent'anni fa, in occasione del matrimonio di mio cugino Aldo con un'altra bambola, Pupa.
Poi gli anni sono passati, veloci, i vari impegni, la lontananza, ci hanno impedito di tornare al paese dove io, bambino di appena tre anni, ho conosciuto la mia nonna paterna, le zie e i cugini, e dove, più tardi, ho assimilato quella meridionalità che ancora ho.
Da allora non sono stati frequenti i nostri incontri, ma il ricordo si è mantenuto vivo.
E quest'anno, finalmente, abbiamo preso la decisione di ritornare. Che emozione, ritrovare la zia, ancora vispa e arzilla, lucida nei suoi ricordi, della quale ricordavo lo sguardo acuto e malizioso, con le sue battute salaci e il suo umorismo innato! E la sua fisionomia, rimasta immutata nonostante l'età, mi ha fatto ricordare l'origine del nome con cui l'abbiamo sempre chiamata. Bambola.
Da piccina, la zia era talmente bella che tutti dicevano che era bella come una bambola. E così al suo nome originario, Maria Laura, fu sostituito il soprannome di Bambola. E da allora, con quel nome, è sempre rimasta nei nostri cuori.
La nostra cara zia Bambola.
Ritorneremo presto, e sono sicuro che lei ci aspetterà.
qui, con Pupa
con il figlio Aldo e il nipote Doro
Pupa, Mara e Aldo
Stella, Pupa, Aldo, Dino e Mara
E al 9 agosto, quando noi purtroppo eravamo già partiti, c'è stata la grande festa in cui figli, nipoti e amici si sono raccolti intorno alla zia per manifestare il loro affetto.
La celebrazione della Messa
I figli Gerardo, Dino e Aldo intorno alla loro mamma
Il nipote Gerardo
I nipotini Carmine e Anna si apprestano ad aiutare la nonna a spegnere le candeline sulla grande torta, omaggio del Comune di Cervinara
Ecco fatto, le candeline sono spente! "Tanti auguri, nonna", dice Carmine
E "Tanti auguri" ripetono figli e nipoti intorno alla festeggiata, commossa dall'affetto dimostratole ma anche un po' stanca! E ne ha tutte le ragioni! Ci pensate? Una serata così a cent'anni!
Per gentile concessione della televisione TG 6 di Cervinara, pubblichiamo il filmato della cerimonia:
Quest'anno abbiamo dedicato parte delle nostre ferie ad un evento straordinario, irripetibile. Siamo andati a Cervinara, ospiti dei nostri cugini, dove la nostra cara zia Bambola festeggiava i suoi cent'anni.
Era ormai da molti anni che non la vedevamo: l'ultima volta, trent'anni fa, in occasione del matrimonio di mio cugino Aldo con un'altra bambola, Pupa.
Poi gli anni sono passati, veloci, i vari impegni, la lontananza, ci hanno impedito di tornare al paese dove io, bambino di appena tre anni, ho conosciuto la mia nonna paterna, le zie e i cugini, e dove, più tardi, ho assimilato quella meridionalità che ancora ho.
Da allora non sono stati frequenti i nostri incontri, ma il ricordo si è mantenuto vivo.
E quest'anno, finalmente, abbiamo preso la decisione di ritornare. Che emozione, ritrovare la zia, ancora vispa e arzilla, lucida nei suoi ricordi, della quale ricordavo lo sguardo acuto e malizioso, con le sue battute salaci e il suo umorismo innato! E la sua fisionomia, rimasta immutata nonostante l'età, mi ha fatto ricordare l'origine del nome con cui l'abbiamo sempre chiamata. Bambola.
Da piccina, la zia era talmente bella che tutti dicevano che era bella come una bambola. E così al suo nome originario, Maria Laura, fu sostituito il soprannome di Bambola. E da allora, con quel nome, è sempre rimasta nei nostri cuori.
La nostra cara zia Bambola.
Ritorneremo presto, e sono sicuro che lei ci aspetterà.
qui, con Pupa
con il figlio Aldo e il nipote Doro
Pupa, Mara e Aldo
Stella, Pupa, Aldo, Dino e Mara
E al 9 agosto, quando noi purtroppo eravamo già partiti, c'è stata la grande festa in cui figli, nipoti e amici si sono raccolti intorno alla zia per manifestare il loro affetto.
La celebrazione della Messa
I figli Gerardo, Dino e Aldo intorno alla loro mamma
Il nipote Gerardo
I nipotini Carmine e Anna si apprestano ad aiutare la nonna a spegnere le candeline sulla grande torta, omaggio del Comune di Cervinara
Ecco fatto, le candeline sono spente! "Tanti auguri, nonna", dice Carmine
E "Tanti auguri" ripetono figli e nipoti intorno alla festeggiata, commossa dall'affetto dimostratole ma anche un po' stanca! E ne ha tutte le ragioni! Ci pensate? Una serata così a cent'anni!
Per gentile concessione della televisione TG 6 di Cervinara, pubblichiamo il filmato della cerimonia:
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83012 Cervinara AV, Italia
"Messi, l'ultimo" ovvero "Ennesima morte al palio di Siena"
02-07-2011
http://www.dailymail.co.uk/news/article-2010249/Palio-di-Siena--Horse-killed-horrific-accident-training-race.html
Eccoci nuovamente qui a parlare di un cavallo morto.
A Siena, a Ronciglione, in qualsiasi altro palio, non importa.
Importa che si perpetua l'uccisione di povere bestie mandate al massacro, per compiacere gli interessi economici di qualcuno e la becera passione di un popolino che non è ancora riuscito ad evolversi dai tempi buii del medioevo.
E si riapre la solita litania: la Brambilla si sveglia e si ricorda che deve dire qualcosa (di fare poi se ne parlerà....), Enti vari fanno esposti e proclami, gli animalisti insorgono, i più inventano gli insulti più fantasiosi, i meno protestano civilmente, e, come ha ben detto P, in un commento di un articolo di GeaPress ( http://www.geapress.org/corse-palii-giostre/morte-al-palio-di-siena-lincidente-pero-era-gia-successo-nella-meta-dell800/17018 ):
"E adesso arriverà la solita ciurma di senesi e simpatizzanti vari a dire quanto loro amano i loro cavalli, a parlare di cavalli trattati da re, a dirci che loro lavorano gratis 365 giorni all’anno solo per il palio, a dirci di pensare agli ippodromi, a dirci di occuparci dei problemi ‘veri’ e lasciare perdere il palio, a dirci che noi critichiamo il palio ma poi mangiamo animali, a parlare di tradizione (costi quel che costi), a dirci che tanto nessuno li fermerà, a dirci quanto siamo fanatici (noi!!!!) e antidemocratici, a dirci “voi non sapete, voi non conoscete, siete ignoranti, informatevi, tacete, ecc.”, e OVVIAMENTE a dire che si è trattato di una tragica fatalità…. per ricominiciare come se niente fosse fino alla morte del prossimo cavallo.
E questi avevano persino la pretesa di farsi dichiarare patrimonio dell’umanità dall’Unesco. "
E si ascolteranno le solite interviste, intollerabili ormai, di coloro che dicono di dedicare la loro vita ai cavalli, e in realtà sono asserviti ad un sistema che hanno tutta la convenienza a tutelare:
Cosa si può fare, allora?
Si può fare qualcosa: c'è una nuova possibilità aperta dall' ANPANA (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente), c'è l'opportunità di denunciare alla Procura della Repubblica competente i reati perpetrati, previa attenta valutazione del suo staff legale.
E' stato creato all'uopo un gruppo su Facebook, nel quale è possibile scaricare la denuncia redatta dai legali dell'associazione, sottoscriverla e inviarla all'avvocato dell'ANPANA, che provvederà a inoltrarla all'autorità competente, offrendo nel contempo la tutela legale gratuita a tutti i sottoscrittori delle denunce.
Attenzione, non si tratta di petizioni, esposti e simili, che lasciano il tempo che trovano, ma vere e proprie denunce sulle quali l'autorità giudiziaria dovrà pronunciarsi.
Quindi chi veramente vuole uscire dal gregge che protesta, agendo in prima persona, lo può fare. E' una possibilità seria che ci viene data per opporci alla intollerabile arroganza di chi organizza pali, Siena in testa. Sono intollerabili certe affermazioni spocchiose di sindaci e accoliti!
L'indirizzo del gruppo è il seguente:
https://www.facebook.com/home.php?sk=group_152584758147960&ap=1
E' necessario iscriversi a Facebook e quindi aderire al gruppo: si avrà così la possibilità di essere informati sulla sua attività, sull'evolversi delle denunce e sulle nuove iniziative.
Sono già state inoltrate circa 300 denunce (se ben ricordo) per il palio di Ronciglione, si stanno raccogliendo in questi giorni le denunce contro "La corsa dei buoi e dei cavalli di Chieuti", e lo staff legale sta ora valutando la possibilità di presentare denuncia contro il palio di Siena.
A fianco di questo gruppo ne esiste un altro, creato allo scopo di censire, tramite le segnalazioni dei partecipanti, tutte le manifestazioni che in Italia sfruttano e maltrattano gli animali.
Invito caldamente tutti coloro che sentono la necessità di tutelare la dignità e l'incolumità degli animali a partecipare a questa iniziativa, appoggiando l'encomiabile lavoro di tutti coloro che dedicano il loro tempo e le loro risorse, gratuitamente, a favore dell'ANPANA.
Aggiornamento dell'ultim'ora:
Nel palio corso oggi si sono sfiorati altri tragici incidenti. La fatalità è di casa al palio di Siena!
http://www.geapress.org/corse-palii-giostre/palio-di-siena-foto-degli-incidenti-%E2%80%93-il-fantino-gingillo-ha-centrato-in-pieno-una-bandiera/17043
E Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, in perfetta asintonia con la Brambilla che ha ribadito che il palio di Siena non è intoccabile (ma si informano, prima di fare certe dichiarazioni?), afferma:
''Vorrei fosse chiaro a tutti che il governo di cui faccio parte non si e' mai neppure sognato di mettere in discussione il Palio di Siena e manifestazioni analoghe che si svolgono nel nostro paese, nè di abolire caccia e cacciatori e neppure di ridurre i circhi in luoghi in cui possono esibirsi uomini e donne addestrati e non animali ammaestrati.
Mentre e' inaccettabile voler parificare gli uomini agli animali, appaiono addirittura surreali le posizioni degli ultra' animalisti che sembrano preoccuparsi piu' degli animali che degli uomini''.
Vi faccio notare la perla contenuta in questa affermazione: Giovanardi dice che dove possono esibirsi uomini e donne addestrati devono potersi esibire anche animali ammaestrati. Quindi parifica gli animali agli uomini. Ma subito dopo dice che "è inaccettabile voler parificare gli uomini agli animali", cadendo in una macroscopica contraddizione. E' un lapsus o una mancanza di intelligenza? Fate voi.
Vorrei però ricordare a Giovanardi che gli animalisti (uso questo termine che non amo, preferisco "persone civili") non vogliono parificare proprio nulla: gli uomini possono fare liberamente le attività più pericolose accettandone coscientemente i rischi, e quindi non hanno bisogno di una particolare tutela. La stessa cosa non vale per gli animali, che sono costretti, per il divertimento dell'uomo, a fare cose che altrimenti non farebbero mai. Di qui la necessità, per niente surreale, di difendere gli animali e non gli uomini, che si tutelano da soli!
Ricordiamoci di Giovanardi, quando saremo nuovamente chiamati alle urne!
Dobbiamo tuttavia riconoscere la sua coerenza di cattolico. Alla Chiesa, e quindi a tutti i cattolici integralisti come lui, degli animali non gliene frega niente!
Mi domando come mai San Francesco non sia stato scomunicato.
Dobbiamo tuttavia riconoscere la sua coerenza. Alla Chiesa, e quindi ad un cattolico come lui, degli animali non gliene frega niente! Dobbiamo
http://www.dailymail.co.uk/news/article-2010249/Palio-di-Siena--Horse-killed-horrific-accident-training-race.html
Eccoci nuovamente qui a parlare di un cavallo morto.
A Siena, a Ronciglione, in qualsiasi altro palio, non importa.
Importa che si perpetua l'uccisione di povere bestie mandate al massacro, per compiacere gli interessi economici di qualcuno e la becera passione di un popolino che non è ancora riuscito ad evolversi dai tempi buii del medioevo.
E si riapre la solita litania: la Brambilla si sveglia e si ricorda che deve dire qualcosa (di fare poi se ne parlerà....), Enti vari fanno esposti e proclami, gli animalisti insorgono, i più inventano gli insulti più fantasiosi, i meno protestano civilmente, e, come ha ben detto P, in un commento di un articolo di GeaPress ( http://www.geapress.org/corse-palii-giostre/morte-al-palio-di-siena-lincidente-pero-era-gia-successo-nella-meta-dell800/17018 ):
"E adesso arriverà la solita ciurma di senesi e simpatizzanti vari a dire quanto loro amano i loro cavalli, a parlare di cavalli trattati da re, a dirci che loro lavorano gratis 365 giorni all’anno solo per il palio, a dirci di pensare agli ippodromi, a dirci di occuparci dei problemi ‘veri’ e lasciare perdere il palio, a dirci che noi critichiamo il palio ma poi mangiamo animali, a parlare di tradizione (costi quel che costi), a dirci che tanto nessuno li fermerà, a dirci quanto siamo fanatici (noi!!!!) e antidemocratici, a dirci “voi non sapete, voi non conoscete, siete ignoranti, informatevi, tacete, ecc.”, e OVVIAMENTE a dire che si è trattato di una tragica fatalità…. per ricominiciare come se niente fosse fino alla morte del prossimo cavallo.
E questi avevano persino la pretesa di farsi dichiarare patrimonio dell’umanità dall’Unesco. "
E si ascolteranno le solite interviste, intollerabili ormai, di coloro che dicono di dedicare la loro vita ai cavalli, e in realtà sono asserviti ad un sistema che hanno tutta la convenienza a tutelare:
Cosa si può fare, allora?
Si può fare qualcosa: c'è una nuova possibilità aperta dall' ANPANA (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente), c'è l'opportunità di denunciare alla Procura della Repubblica competente i reati perpetrati, previa attenta valutazione del suo staff legale.
E' stato creato all'uopo un gruppo su Facebook, nel quale è possibile scaricare la denuncia redatta dai legali dell'associazione, sottoscriverla e inviarla all'avvocato dell'ANPANA, che provvederà a inoltrarla all'autorità competente, offrendo nel contempo la tutela legale gratuita a tutti i sottoscrittori delle denunce.
Attenzione, non si tratta di petizioni, esposti e simili, che lasciano il tempo che trovano, ma vere e proprie denunce sulle quali l'autorità giudiziaria dovrà pronunciarsi.
Quindi chi veramente vuole uscire dal gregge che protesta, agendo in prima persona, lo può fare. E' una possibilità seria che ci viene data per opporci alla intollerabile arroganza di chi organizza pali, Siena in testa. Sono intollerabili certe affermazioni spocchiose di sindaci e accoliti!
L'indirizzo del gruppo è il seguente:
https://www.facebook.com/home.php?sk=group_152584758147960&ap=1
E' necessario iscriversi a Facebook e quindi aderire al gruppo: si avrà così la possibilità di essere informati sulla sua attività, sull'evolversi delle denunce e sulle nuove iniziative.
Sono già state inoltrate circa 300 denunce (se ben ricordo) per il palio di Ronciglione, si stanno raccogliendo in questi giorni le denunce contro "La corsa dei buoi e dei cavalli di Chieuti", e lo staff legale sta ora valutando la possibilità di presentare denuncia contro il palio di Siena.
A fianco di questo gruppo ne esiste un altro, creato allo scopo di censire, tramite le segnalazioni dei partecipanti, tutte le manifestazioni che in Italia sfruttano e maltrattano gli animali.
Invito caldamente tutti coloro che sentono la necessità di tutelare la dignità e l'incolumità degli animali a partecipare a questa iniziativa, appoggiando l'encomiabile lavoro di tutti coloro che dedicano il loro tempo e le loro risorse, gratuitamente, a favore dell'ANPANA.
Aggiornamento dell'ultim'ora:
Nel palio corso oggi si sono sfiorati altri tragici incidenti. La fatalità è di casa al palio di Siena!
http://www.geapress.org/corse-palii-giostre/palio-di-siena-foto-degli-incidenti-%E2%80%93-il-fantino-gingillo-ha-centrato-in-pieno-una-bandiera/17043
E Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, in perfetta asintonia con la Brambilla che ha ribadito che il palio di Siena non è intoccabile (ma si informano, prima di fare certe dichiarazioni?), afferma:
''Vorrei fosse chiaro a tutti che il governo di cui faccio parte non si e' mai neppure sognato di mettere in discussione il Palio di Siena e manifestazioni analoghe che si svolgono nel nostro paese, nè di abolire caccia e cacciatori e neppure di ridurre i circhi in luoghi in cui possono esibirsi uomini e donne addestrati e non animali ammaestrati.
Mentre e' inaccettabile voler parificare gli uomini agli animali, appaiono addirittura surreali le posizioni degli ultra' animalisti che sembrano preoccuparsi piu' degli animali che degli uomini''.
Vi faccio notare la perla contenuta in questa affermazione: Giovanardi dice che dove possono esibirsi uomini e donne addestrati devono potersi esibire anche animali ammaestrati. Quindi parifica gli animali agli uomini. Ma subito dopo dice che "è inaccettabile voler parificare gli uomini agli animali", cadendo in una macroscopica contraddizione. E' un lapsus o una mancanza di intelligenza? Fate voi.
Vorrei però ricordare a Giovanardi che gli animalisti (uso questo termine che non amo, preferisco "persone civili") non vogliono parificare proprio nulla: gli uomini possono fare liberamente le attività più pericolose accettandone coscientemente i rischi, e quindi non hanno bisogno di una particolare tutela. La stessa cosa non vale per gli animali, che sono costretti, per il divertimento dell'uomo, a fare cose che altrimenti non farebbero mai. Di qui la necessità, per niente surreale, di difendere gli animali e non gli uomini, che si tutelano da soli!
Ricordiamoci di Giovanardi, quando saremo nuovamente chiamati alle urne!
Dobbiamo tuttavia riconoscere la sua coerenza di cattolico. Alla Chiesa, e quindi a tutti i cattolici integralisti come lui, degli animali non gliene frega niente!
Mi domando come mai San Francesco non sia stato scomunicato.
Dobbiamo tuttavia riconoscere la sua coerenza. Alla Chiesa, e quindi ad un cattolico come lui, degli animali non gliene frega niente! Dobbiamo
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Piazza Il Campo, Siena SI, Italia
La pagina enigmistica - 3
27-06-2011
Ecco un altro rebus che mi sono divertito a inventare: questo è piuttosto semplice.
Rebus (frase: 11,4,5)
Chi vuole provare a risolverlo, può scrivere la soluzione nei commenti. Risponderò.
Ecco un altro rebus che mi sono divertito a inventare: questo è piuttosto semplice.
Rebus (frase: 11,4,5)
Chi vuole provare a risolverlo, può scrivere la soluzione nei commenti. Risponderò.
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14100 Asti AT, Italia
Cantus Comites - Concerto a San Maurizio Canavese
22-06-2011
Nell'Antica Chiesa Plebana, a San Maurizio Canavese, la corale Cantus Comites, diretta dal Maestro Marco Roncaglia, con l'accompagnamento al piano del Maestro Mirco Godio, ha tenuto un concerto dedicato alla memoria di Maria Pina Merlone Florio. L'atmosfera mistica, creata dalla musica sotto la mirabile architettura della chiesa, l'ha ricordata nel migliore dei modi ai parenti e al numeroso pubblico convenuto per l'evento.
Nel video seguente si possono ascoltare alcuni tra i brani presentati dalla corale.
In particolare:
Jesu, nimm dich deiner Glieder (J.S.Bach);
Et incarnatus est (A.Vivaldi);
Il terzo movimento del Drei Geistliche Lieder (F.Mendelssohn);
Chor der Engel (F.Schubert);
Still, still, still (anonimo).
Ecco il video:
Fotografia e montaggio: Alfio Cioffi
Registrazione sonora a cura di Giorgio Roncaglia
Nell'Antica Chiesa Plebana, a San Maurizio Canavese, la corale Cantus Comites, diretta dal Maestro Marco Roncaglia, con l'accompagnamento al piano del Maestro Mirco Godio, ha tenuto un concerto dedicato alla memoria di Maria Pina Merlone Florio. L'atmosfera mistica, creata dalla musica sotto la mirabile architettura della chiesa, l'ha ricordata nel migliore dei modi ai parenti e al numeroso pubblico convenuto per l'evento.
Nel video seguente si possono ascoltare alcuni tra i brani presentati dalla corale.
In particolare:
Jesu, nimm dich deiner Glieder (J.S.Bach);
Et incarnatus est (A.Vivaldi);
Il terzo movimento del Drei Geistliche Lieder (F.Mendelssohn);
Chor der Engel (F.Schubert);
Still, still, still (anonimo).
Ecco il video:
Fotografia e montaggio: Alfio Cioffi
Registrazione sonora a cura di Giorgio Roncaglia
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Cantus Comites - Chor der Engel (F.Schubert)
08-06-2011
A Castelletto Molina, nella chiesa di San Bartolomeo, la corale Cantus Comites, diretta dal maestro Marco Roncaglia, ha presentato un ricco repertorio che comprendeva brani di Mozart, Vivaldi, Schumann, Brahms, e di altri titani della musica.
Penso che l'ascolto del Chor der Engel, di F.Schubert, unito alla visione delle splendide colline del Monferrato, possa rappresentare per gli appassionati di musica sacra un momento di coinvolgimento emotivo.
A Castelletto Molina, nella chiesa di San Bartolomeo, la corale Cantus Comites, diretta dal maestro Marco Roncaglia, ha presentato un ricco repertorio che comprendeva brani di Mozart, Vivaldi, Schumann, Brahms, e di altri titani della musica.
Penso che l'ascolto del Chor der Engel, di F.Schubert, unito alla visione delle splendide colline del Monferrato, possa rappresentare per gli appassionati di musica sacra un momento di coinvolgimento emotivo.
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14040 Castelletto Molina AT, Italia
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