Il nostro viaggio lungo il corso del Po è finito. E' finito sul mare, nel segno del vento.
Ed è il vento che costituisce il 'trait d'union' con un'altra mia passione, questa volta sportiva.
Farsi trascinare dal vento, sentirlo nelle mani: è una sensazione indescrivibile, tra le mani la forza del vento, sentire di poterla modulare e sottomettere. Con molta attenzione però, e umiltà. Non bisogna mai dimenticare che le nostre forze sono niente rispetto alle forze della natura, ed è soltanto l'intelligenza e la prudenza che rendono il confronto equo e possibile.
Il kiteing è uno sport abbastanza insolito, che
soltanto in questi anni pare diffondersi tra gli amanti del windsurf.
Io l'ho scoperto anni fa : su una spiaggia a La Franqui, nel corso di un mio viaggio in Francia, tra Narbonne e Perpignan, quasi al confine con la Spagna.
Qui si trovavano appassionati provenienti da tutt'Europa che, utilizzando tutti i mezzi possibili, pittoreschi nell'esplosione dei colori degli aquiloni e delle vele, sfruttavano il mistral, vento che domina sul golfo del Leone. Qui si viaggiava in mare, in terra, su buggy, su tavole da surf, su tavole a ruote, su carri a vela, persino su roller!
Era un'orgia di colori e di entusiasmo per il
vento, e ne sono stato immediatamente rapito.
E ho cominciato.
L'apprendistato: i primi approcci, con un aquilone da bambino (però, se tira!!)
E quando le braccia sono stanche, via con le gambe.....
Cap Leucate
Alta marea
E poi, a casa.....
(le foto sono di Mara Poggi e Alfio Cioffi)