25-06-2009
Dopo le suggestioni create dal coro "Cantus Comites" nell' esecuzione di brani di "giganti" della musica classica, come Bach, Schubert, Grieg, Rachmaninov, nel castello di Montiglio sono risuonate le note di altri maestri della musica, questa volta jazz.
Il concerto della Big Band Jazz Company era infatti dedicato ai miti della musica jazz americana. Si legge nella brochure di presentazione:
"Le musiche di due giganti degli anni Quaranta americani, Benny Goodman e Duke Ellington, faranno da sfondo ad un percorso in cui le culture musicali si intersecano e si incontrano.
La serata sarà infatti una dedica al "Jazz in bianco e nero", un incontro delle due facce, appunto quella bianca e quella nera, del progresso degli anni Trenta e Quaranta.
Lo spirito fumoso e intellettuale dei club newyorkesi si incontrerà con le orchestrazioni corali tipiche dei party esclusivi delle metropoli americane.
Un concerto d'eccezione, con esecutori di grande spessore, che offrirà al pubblico, appassionato o meno, una prospettiva diversa da cui guardare i grandi classici del jazz americano"
Lia Lizzi Balsamo, direttore artistico del festival, presenta la Big Band Jazz Company
La "Big Band Jazz Company"
La sezione sax
Il direttore della band, Gabriele Comeglio, al sax
Ubaldo Busco al sax baritono
Gabriele Comeglio al clarino
Una intensa espressione di Gabriele Comeglio al clarino
Clarino e sax: Benny Goodman dreaming
Alberto Bonacasa al piano e Roberto Trapella alla chitarra
La chitarra di Roberto Trapella
Vittorio Cazzaniga al sax
Vibra il sax di Gabriele Comeglio
Onde di musica
Mauro Parodi al trombone
Trascinante assolo al trombone di Mauro Parodi
Emilio Soana alla tromba
Emilio Soana: una grande tromba, un grande assolo
La voce, Caterina Comeglio
La suadente, graziosa Caterina Comeglio, accompagna con la sua calda voce le ultime note di questo eccezionale concerto, straordinario anche per le suggestioni visive che ha saputo offrire.
(fotografie di Alfio Cioffi)