09-12-2007
"Solo nell'ultimo dopoguerra lo Yemen fece i suoi primi passi verso il mondo entrando a far parte delle Nazioni Unite. Fino ad allora il paese, diventato indipendente al tramonto dell'impero ottomano, si era mantenuto chiuso in un mondo rigidamente autonomo ed ostile ai contatti con l'estero, sotto la guida autocratica di imam conservatori e diffidenti, spesso uccisi da pretendenti al loro seggio.
Nella piazza principale di Sanaa un carro armato sovietico T54 ricorda l'ultima rivoluzione, quella del '62, quando alcuni ufficiali presero a cannonate la reggia e proclamarono la Repubblica Araba di stretta fede islamica.
Prima di quella data nel paese non c'erano automobili, anche perchè non esistevano strade percorribili. A partire da quell'anno lo Yemen si trovò improvvisamente al centro dell'interesse delle diplomazie mondiali, attratte dai chilometri di coste sul Mar Rosso e dalla posizione strategica della regione. I russi realizzarono la prima strada , dall'ex capitale Taiz al porto di Hodeida, e i cinesi non vollero essere da meno, collegando Hodeida a Sanaa.
Dalla preistoria ai giochi politico-economici delle grandi potenze. Un salto di millenni, più che di secoli, che si avverte già al primo arrivare a Sanaa.
Anche se l'irruzione del nuovo è incontrastabile, e le vecchie mura abbattute in gran parte per fare spazio a nuove squallide costruzioni ne sono un chiaro esempio, la cittadella ha conservato il volto delle epoche passate, in un chilometro quadrato di meraviglie, di case a torre rastremate in cima, finemente arabescate, svettanti l'una accanto all'altra in perfetta armonia di colori, impreziosite da finestre ricamate e da fregi e bianchi merletti che evidenziano i vari piani.
Le case più antiche presentano ancora lucide lastre opalescenti di alabastro alle finestre, alternate da lunette decorate e chiuse da vetri colorati.
E ai piedi di queste case è tutto un giocar di bimbi, un affaccendarsi di adulti, un fiorire animatissimo di attività commerciali, un volar di polvere."
(foto di Alfio Cioffi)
Vedi la seconda parte dell'audiovisivo:
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