15-02-2012
Un’idea così palpabile della morte, come quella data dagli alberi bruciati a Yellowstone, non la ritrovi forse nemmeno alla Death Valley, dove pure il sole rovente ed il calore estremo, l’assenza quasi totale di vegetazione, le distese di sale, le piste di sabbia impraticabile non offrono certo condizioni ideali per la vita. Ma avverti che da lungo tempo la vita è assente, non senti l’eco vicinissima di un evento tragico appena trascorso: nella Valle della Morte il paesaggio, pur nella sua tormentosa aridità e nella sua contorta conformazione, ti comunica un grande senso di pace: gli alberi morti per il fuoco di Yellowstone sono invece una presenza inquietante.
Su una delle piste della Death Valley
Arbusti del deserto
Devil Golf Course dal Dante's View
Devil Golf Course dal Dante's View
Devil Golf Course
Badwater
Badwater
Gower Gulch da Zabriskie Point
Tramonto al Zabriskie Point
Al contrario, al Sequoia National Park, hai l'impressione che la vita abbia vinto sulla morte. Pare quasi che questi giganti vegetali non subiscano l'insulto del trascorrere dei millenni: svettano altissimi e possenti e sembra che lì, la vita, non abbia limitazioni nel tempo.
Ma subito ne hai la smentita: il moncone di una sequoia incenerita dal fulmine, i tronchi morti, sezionati per mostrare la loro età, dimostrano che nulla, neppure questi straordinari colossi, resta indenne dall'inesorabile trascorrere del tempo.
Sotto il Tunnel Tree
Free parking
General Sherman Sequoia
General Grant Sequoia
Gigantesco tronco sezionato
Una sequoia incenerita dal fulmine
... continua a San Francisco ...