09-01-2008
"Thula, con la sua fortezza arroccata sulla cima di un bastione roccioso, è bellissima con le sue case grattacielo, a metà tra architettura e scultura.
Il tempo pare si sia fermato, tutto sembra lontano, sicchè risulta naturale fermarsi presso una moschea, mentre il muezzin chiama alla grande preghiera del venerdì, osservare la gente che entra per pregare, e aspettare anche che esca. Del resto la curiosità è reciproca: noi osserviamo loro, loro osservano noi.
Tra poco le strade diverranno silenziose: nella stanza più bella della casa, il "mafraj" all'ultimo piano, gli yemeniti si dedicano al rito del qat, masticando le foglie più tenere dell'arbusto.
Shahara domina l'altopiano, dalla sua imprendibile posizione a 2600 metri. La pista per giungervi, tagliata nel fianco della montagna, ha dell'incredibile, per la ripidità e la tortuosità del suo tracciato, e gli automezzi che la percorrono, sgangherati come sono, non sembrano promettere un felice viaggio. Tuttavia in cima si arriva.
E il mattino dopo la luce dell'alba illumina il famoso ponte, gettato arditamente su uno strapiombo di 300 metri, a collegare, da ormai quasi quattro secoli, Shahara al villaggio arroccato sul monte vicino."
(foto di Alfio Cioffi)
Vedi la sesta parte dell'audiovisivo:
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