09-12-2010
Quest'anno ho pensato di ampliare il presepe che ho costruito l'anno scorso. Seguendo la tradizione, allora avevo pensato ad un'ambientazione in montagna, con torrente e laghetto incassato fra scoscese pareti rocciose, ed il sentiero che scendeva dai monti fino alla grotta.
Quest'anno, però, pensando all'orografia reale della zona di Betlemme, ho realizzato che, a sud est della zona montuosa, c'è il deserto. Infatti si legge:
"Betlemme, arroccata su due colli della dorsale che costituisce lo spartiacque fra il Mediterraneo orientale ed il Mar Morto, presenta un profilo sinuoso. .........
Salvo che a Nord ed a Nord-Ovest, è incorniciata da testate di valli molto profonde e strette, che ad Ovest formano il Wadi Admed mentre ad Est ed a Sud-Est precipitano, con una serie di dossi levigati dal vento, verso il deserto di Giudea ed il Mar Morto, la più profonda depressione del mondo. Nelle infinite grotte, che perforano i fianchi delle colline, l'uomo, sin dai tempi più antichi, ha trovato - e tuttora trova - un rifugio primitivo ma sufficiente.
La regione circostante è fertile, ed i pendii troppo bruschi sono stati terrazzati per consentire le coltivazioni. Viti e olivi, mandorli e fichi, campi di orzo e di grano colorano variamente il terreno secondo la stagione."
Quindi perchè non ampliare il vecchio presepe con una parte nuova, che rappresenti per l'appunto il deserto?
Così, procuratomi il polistirolo che, ho pensato, fosse il materiale più adatto allo scopo, per la facilità di modellazione e per la leggerezza, ho iniziato il lavoro.
Nelle due foto seguenti c'è l'abbozzo dei terrazzamenti, delle dune e di un oued, che ho immaginato separasse la zona desertica dalla zona più fertile che sale verso le montagne.
Il resto tra qualche giorno.
Continua ..............