16-06-2012
Come dicevo, negli anni '90 il mio interesse si è rivolto al legno. Il suo colore caldo, le sue venature, la sua superficie che, opportunamente trattata, diventava sericea, mi intrigava. Pensai che con la tecnica dell'intarsio avrei potuto creare qualcosa di interessante, e così mi lanciai nell'impresa.
Non fu facile trovare i legni pregiati, e ancor più i sottili fogli di legno che usavano gli ebanisti per i loro intarsi. Ad Asti non trovai nulla. Spostai le mie ricerche a Torino e qui trovai un falegname che aveva una quantità incredibile di fogli di legni pregiati, provenienti da tutto il mondo. Ricordo ancora con piacere il momento della scelta: mi aggiravo nel capannone, quasi inebriato dal profumo delle varie essenze, e i miei occhi andavano da un legno all'altro, sorpresi di fronte ad una così ampia varietà di colori e venature. Una meraviglia! A volte sfioravo con le dita, quasi accarezzandoli, quei capolavori della natura, riportandone sensazioni bellissime.
Trovato il materiale, si trattò di imparare la tecnica. L'unico problema che trovai fu quello di evitare che i pezzi, tagliati con un'affilato taglierino, si spezzassero lungo la venatura del legno. Per ovviare a questo inconveniente, pensai di incollare il legno su carta, tagliarlo, e quindi eliminare la carta dopo aver incollato il pezzo al suo posto. Dopo qualche tentativo, con un po' di pratica, questo sistema mi permise anche di ritagliare pezzi piccolissimi.
Una volta terminato di incollare tutti i pezzi al loro posto, si passa alla fase della levigatura, con carta vetro sempre più fine. Infine si tratta di dare la verniciatura finale. Si possono usare varie vernici, lucide o opache, ma io preferisco usare la cera, che evidenzia le venature e lascia la superficie satinata, calda e gradevole al tatto.
Non sono diventato un provetto intarsiatore, ma sono riuscito a fare dei quadretti che mi hanno dato molta soddisfazione.
Qui ne vedete tre. Per il quarto, per fare la figura del cavallo, invece di usare legno in fogli, ho usato tavolette di 1 cm. di spessore, per dare rilievo e movimento alla figura.
Dennis Hopper in Easy Rider
(1998, Intarsio in legno di frassino e noce italico, 30 x 22)
3 Portatrici
(1998, Intarsio in legno di abura, abete, mogano e pioppo, cm. 22 x 23)
Cagnolino
(1998, Intarsio in legno di noce, noce rosa, mogano, acero, frassino e ciliegio, cm. 30 x 22)
Cavallo
(1998, Intarsio in legno di frassino, noce, ramino, rovere e obeche, 22 x 30)