01-03-2008
Ritorniamo a parlare di kayak. In mare, questa volta.
Bruno, ideatore e compagno di tante avventure, mi aveva chiesto in questa occasione se ero d'accordo a rifare con lui (c'era già stato un'altra volta, l'anno precedente) un tratto della costa corsa, da Calvì ad Aiaccio, con il kayak, pagaiando in una natura straordinaria, senza altro supporto che il sacco a pelo, una tendina per gli eventuali temporali notturni, l'attrezzatura per la pesca e il necessario per cucinare il pesce. Non mi dovette convincere: l'idea era magnifica ed accettai subito con entusiasmo. Avremmo trascorso una settimana fantastica, e non vedevo l'ora di partire.
Detto fatto, ci ritrovammo la sera precedente alla partenza nel suo garage, a controllare e caricare l'attrezzatura e a definire gli ultimi particolari definibili. Il resto l'avremmo lasciato all'improvvisazione.
E così, il mattino successivo, abbandonata l'auto a Savona, con le canoe in spalla e l'attrezzatura nelle sacche stagne, ci imbarcammo sul traghetto che ci avrebbe portato a Calvì.
Qui, scesi dal traghetto, sulla scogliera attigua al porto, stivammo l'attrezzatura nelle canoe e finalmente prendemmo il largo. La giornata era splendida, anche se c'era un bel vento che ci creava qualche perplessità.
Speravamo non rinforzasse.
L'avventura stava incominciando con tutti i crismi.
(le foto di "Corsica in kayak" sono state scattate da Bruno Gentile e Alfio Cioffi)
...................continua.................