La pagina enigmistica - 9
19-12-2012
Ecco una serie di rebus ambientati nel Sahara:
Rebus a domanda e risposta
(frase: 9,6; prima lettura: 1,3,4? 1,1,2,2,1)
Rebus - Naviga nel Sahara
(frase: 8,9; prima lettura: 2,2,2,4,2,2,1,2)
In questo mi sono sbizzarrito, creando dei grafemi originali, algebrici, che, devo dire, non ho mai visto!
Rebus
(frase: 6,2,1'3,6)
Rebus - Slalom nel Sahara
(frase: 2,4,1'3,6)
La pagina enigmistica - 8
05-12-2012
Ecco due nuovi rebus. Il primo, secondo me, è piuttosto facile, anche se la frase risolutiva è un po' strana. Il secondo invece è decisamente più impegnativo.
Rebus
(frase: 7,6,5,9)
Rebus mnemonico - Sbarco in Normandia!
(frase: 2,4,3,5)
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I miei quadri - Anno 2003
24-11-2012
Dopo il 2001, anno in cui sono andato in pensione (finalmente!), mi sono dedicato con maggiore assiduità alla pittura. Un po' per il maggiore tempo libero a mia disposizione, ma anche perché ho iniziato a frequentare i corsi di pittura dell'università della terza età di Asti. Non è che abbia imparato poi molto, ma mi è stato utile come incentivo a dipingere. Ecco alcuni quadri di questo periodo.
Tramonto veneziano
(2003, olio su cartone telato, 30 x 40)
Non ho mai amato molto le nature morte. I due quadri che seguono li ho dipinti infatti a titolo di esercitazione, nell'ambito del corso che stavo frequentando.
Natura morta con palla di carta
(2003, olio su cartone telato, 40 x 30)
Natura morta
(2003, olio su cartone telato, 30 x 40)
Questo è invece un quadro che ho sentito molto: le mie esperienze nel deserto del Sahara hanno lasciato tracce indelebili. Non mi sono però mai azzardato a rappresentare paesaggi sahariani. Forse perché ero conscio che non sarei mai riuscito, con la mia pittura, ad esprimere i le sensazioni indescrivibili che provi di fronte al deserto!
L'uomo blu
(2003, olio su cartone telato, 40 x 30)
La pagina enigmistica - 7
22-11-2012
Rebus stereoscopico
Anche se le vignette sono, per così dire, leggere, non altrettanto è la soluzione, che, peraltro, è facilina!
(frase: 7,6,2,6)
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Bombe su Gaza
19-11-2012
Se io odiassi un mio vicino di casa, gli infliggessi ogni tipo di angheria, incluso il sequestro di persona, se boicottassi in tutti i modi ogni sua attività, se questi, esasperato, mi aggredisse con un bastone, se io, per difendermi, lo abbattessi con una sventagliata di mitra, sarei senz'altro incriminato per omicidio.
Da qualche parte del mondo, da anni, sta accadendo una cosa simile. Solo che al mio posto c'è Israele, e al posto del mio disgraziato vicino ci sono i palestinesi (non la Palestina, perchè c'è il veto di Israele alla sua costituzione).
Ma Obama (e gran parte della politica mondiale) afferma che bisogna riconoscere ad Israele il diritto di difendersi.
Aggiungo un piccolo particolare: i razzi palestinesi in quest'ultimo periodo hanno provocato tre morti (e tanto spavento) tra gli israeliani. La reazione di Israele in 6 giorni ha causata un centinaio di morti palestinesi (la maggior parte cittadini inermi, alcuni bambini e varie donne). Se fosse ancora valida la logica nazista, sarebbero bastati 30 morti palestinesi. Ma ad Israele il rapporto 1 a 10 non basta più.
Allora mi chiedo: è lecito sperare nella pace?
(Alfio Cioffi, olio su tela, 30 x 40)
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I miei quadri - Anni 2000-02
17-11-2012
In questo periodo nessun esperimento particolare: solo colori ad olio e pennelli.
Case di Liguria
(2000, olio su cartone telato, 40 x 50)
Paesaggio fluviale
(2001, olio su cartone telato, 30 x 40)
La risacca
(2001, olio su cartone telato, 40 x 50)
Fin d'été à Piémanson
(2002, olio su cartone telato, 40 x 70)
Cacciatore siberiano
(2002, olio su cartone telato, 30 x 40)
Mareggiata alla Galeazza
(2002, olio su tela, 30 x 40)
Piazzetta romana
(2002, olio su cartone telato, 51 x 36)
La pagina enigmistica - 6
16-11-2012
Eccoti accontentata!
Questa volta però ci ha pensato Mara, il mio contributo si è limitato alla grafica.
Ora tocca a te:
REBUS STEREOSCOPICI
La prima lettura non la metto, altrimenti per te diventa troppo facile!
In quest'altro, invece, ho voluto coinvolgere anche Mauro, evidentemente!
(anche qui, volendo essere pignoli, ci sono due errori di equipollenza. Chiedo venia e lo pubblico ugualmente)
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La pagina enigmistica - 5
09-11-2012
Anche se queste mie pagine enigmistiche non hanno alcun seguito - nessuno ha voglia o è capace di risolvere i miei rebus - continuo imperterrito. Ecco due rebus piuttosto difficili: sia mai che qualcuno sia in grado di risolverli!
Dalle Alpi......
Prima lettura: 3,8,1,5,1'1,4
(Per gli esperti e i puristi: in questo rebus c'è un errore di equipollenza che, comunque, non inficia la possibilità di risolverlo)
.... a Tamanrasset
Prima lettura: 2,6,2,1,3,1,3,2,1,3,1,2,2
Trekking nel canyon del Verdon - 1
04-09-2012
Settembre.
Questo è il mese ideale per fare un trekking nel canyon del Verdon. La calura estiva è cessata, i colori incominciano a virare verso le tonalità calde dell'autunno, l'atmosfera è più limpida e permette di apprezzare meglio le profondità di questa meraviglia naturale. Il Verdon, fiume che attraversa le Alpi dell'Alta Provenza, a valle di Castellane , nei millenni si è aperto una via scavando i plateau calcarei e creando fantastiche e profondissime gole. Il fiume scorre sul fondo, in alcuni tratti lento, calmo, verde, quasi a giustificare il suo nome, in altri tratti invece, mugghiante tra i caos rocciosi, bianco di schiuma, esprime una violenza che fa capire come queste montagne si siano dovute piegare al suo volere.
Soltanto scendendo nelle gole, però, si può godere a fondo del Verdon.
E' vero, è possibile apprezzare la grandiosità di questo sito anche soltanto percorrendo la strada panoramica - preferibilmente in senso orario - che costeggia entrambi i versanti del canyon. Si avrà così sempre sulla destra la vista delle ciclopiche pareti, delle cornici dense di vegetazione lussureggiante, dei caos rocciosi, e si potrà sempre approfittare delle numerose terrazze panoramiche che attrezzano questa strada.
Ma se si vuole capire veramente il Verdon, apprezzarne la magia, stupirsi per ciò che ha creato nei millenni, vedere le forre, le caverne, i caos, udire il suo respiro e la sua rabbia, non c'è altro modo che scendere nel suo regno.
Esiste un facile percorso, il sentiero Martel, che dal Point Sublime, seguendo il corso del fiume sulla riva destra, porta fino all'Estellié. Qui, se si vuole continuare, si può attraversare il Verdon sulla passerella metallica e, piegando a destra, seguendo la riva sinistra con un sentiero più impegnativo, raggiungere Styx (o Stige, il fiume infernale). Già il nome dà l'idea di cosa ci si può aspettare. E se non si è ancora soddisfatti, e non ci si lascia impressionare dai passaggi piuttosto esposti, continuando si raggiunge l'Imbut, dove il Verdon si getta in una grotta. A questo punto il sentiero termina, e non è consigliabile continuare senza una guida locale, per la presenza di passaggi delicati e guadi affrontabili solo in regime di acque basse.
Si ritorna sui propri passi fino all'Estellié, dove, sulla sponda destra, inizia il sentiero del TCF che risale al rifugio La Maline, da dove con un taxi o con il bus navetta si ritorna al Point Sublime.
Noi, per godere appieno della magia del Verdon, abbiamo preferito passare la notte nel canyon, per cui abbiamo diviso l'escursione in due giorni. Ci siamo portati appresso la tendina, i materassini, e lo stretto necessario. Da non dimenticare l'acqua, data l'assenza di sorgenti, e una pila frontale, necessaria anche per la presenza di una galleria, in prossimità di Trescaire, lunga 600 m.
Prima di programmare l'escursione, è bene informarsi sul luogo sugli eventuali rilasci d'acqua dalla diga a monte del canyon, e anche sulle previsioni del tempo. Un violento temporale sul fondo del canyon è sicuramente eccitante, ma forse è meglio evitare simili emozioni!
Al contrario di quanto viene consigliato, abbiamo iniziato il nostro trekking al Point Sublime, per poter arrivare alla Mescla, dove pensavamo di pernottare, al tramonto. Fossimo partiti dallo chalet La Maline, percorrendo in discesa il sentiero del TCF, saremmo arrivati alla Mescla troppo presto, il che avrebbe scombinato i nostri piani.
Quindi, lasciato il camper al parcheggio del Point Sublime, abbiamo iniziato la nostra avventura, immediatamente accolti dalla vista superba del Couloir Samson.....
Prima, però, alcune foto riprese dai punti panoramici stradali:
Questo è il mese ideale per fare un trekking nel canyon del Verdon. La calura estiva è cessata, i colori incominciano a virare verso le tonalità calde dell'autunno, l'atmosfera è più limpida e permette di apprezzare meglio le profondità di questa meraviglia naturale. Il Verdon, fiume che attraversa le Alpi dell'Alta Provenza, a valle di Castellane , nei millenni si è aperto una via scavando i plateau calcarei e creando fantastiche e profondissime gole. Il fiume scorre sul fondo, in alcuni tratti lento, calmo, verde, quasi a giustificare il suo nome, in altri tratti invece, mugghiante tra i caos rocciosi, bianco di schiuma, esprime una violenza che fa capire come queste montagne si siano dovute piegare al suo volere.
Soltanto scendendo nelle gole, però, si può godere a fondo del Verdon.
E' vero, è possibile apprezzare la grandiosità di questo sito anche soltanto percorrendo la strada panoramica - preferibilmente in senso orario - che costeggia entrambi i versanti del canyon. Si avrà così sempre sulla destra la vista delle ciclopiche pareti, delle cornici dense di vegetazione lussureggiante, dei caos rocciosi, e si potrà sempre approfittare delle numerose terrazze panoramiche che attrezzano questa strada.
Ma se si vuole capire veramente il Verdon, apprezzarne la magia, stupirsi per ciò che ha creato nei millenni, vedere le forre, le caverne, i caos, udire il suo respiro e la sua rabbia, non c'è altro modo che scendere nel suo regno.
Esiste un facile percorso, il sentiero Martel, che dal Point Sublime, seguendo il corso del fiume sulla riva destra, porta fino all'Estellié. Qui, se si vuole continuare, si può attraversare il Verdon sulla passerella metallica e, piegando a destra, seguendo la riva sinistra con un sentiero più impegnativo, raggiungere Styx (o Stige, il fiume infernale). Già il nome dà l'idea di cosa ci si può aspettare. E se non si è ancora soddisfatti, e non ci si lascia impressionare dai passaggi piuttosto esposti, continuando si raggiunge l'Imbut, dove il Verdon si getta in una grotta. A questo punto il sentiero termina, e non è consigliabile continuare senza una guida locale, per la presenza di passaggi delicati e guadi affrontabili solo in regime di acque basse.
Si ritorna sui propri passi fino all'Estellié, dove, sulla sponda destra, inizia il sentiero del TCF che risale al rifugio La Maline, da dove con un taxi o con il bus navetta si ritorna al Point Sublime.
Noi, per godere appieno della magia del Verdon, abbiamo preferito passare la notte nel canyon, per cui abbiamo diviso l'escursione in due giorni. Ci siamo portati appresso la tendina, i materassini, e lo stretto necessario. Da non dimenticare l'acqua, data l'assenza di sorgenti, e una pila frontale, necessaria anche per la presenza di una galleria, in prossimità di Trescaire, lunga 600 m.
Prima di programmare l'escursione, è bene informarsi sul luogo sugli eventuali rilasci d'acqua dalla diga a monte del canyon, e anche sulle previsioni del tempo. Un violento temporale sul fondo del canyon è sicuramente eccitante, ma forse è meglio evitare simili emozioni!
Al contrario di quanto viene consigliato, abbiamo iniziato il nostro trekking al Point Sublime, per poter arrivare alla Mescla, dove pensavamo di pernottare, al tramonto. Fossimo partiti dallo chalet La Maline, percorrendo in discesa il sentiero del TCF, saremmo arrivati alla Mescla troppo presto, il che avrebbe scombinato i nostri piani.
Quindi, lasciato il camper al parcheggio del Point Sublime, abbiamo iniziato la nostra avventura, immediatamente accolti dalla vista superba del Couloir Samson.....
Prima, però, alcune foto riprese dai punti panoramici stradali:
Il Couloir Samson visto dal Point Sublime
Il sito di Galetas
Il Verdon, tra le pareti di Galetas, si appresta a sfociare nel lago
Il lago di Sainte-Croix, dove ha termine il canyon
Ed ora, la descrizione del trekking con le immagini.
Primo giorno, dal Point Sublime alla Mescla:
Primo giorno, dal Point Sublime alla Mescla:
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Ubicazione:
Gole del Verdon, 04120 Castellane, Francia
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