Legno: variazioni sul tema
20-06-2012
Durante una nostra vacanza a Marina di Camerota, nel corso di una gita al paese arroccato sui monti, visitando la bottega di un artigiano tornitore, scoprii che questo signore, più che un artigiano, era un artista, che ricavava con il tornio, dai legni locali, ulivi e carrubi, degli splendidi oggetti, piatti, vasi, anfore, ecc. Vedendomi particolarmente interessato, l'autore di quei capolavori, oltre a rispondere alle mie domande sulle tecniche di lavorazione al tornio e sui legni, mi raccontò anche qualcosa della sua vita. Era un ingegnere informatico che, stanco del suo lavoro e della vita frenetica di Milano, era ritornato al paese natio dove, utilizzando il legno ricavato dagli uliveti di famiglia, dando libero sfogo alla sua creatività, aveva iniziato quella nuova attività, che gli dava piena soddisfazione. Ammirevole!
Ci trovammo subito in sintonia e lui, con grande gentilezza, mi portò a vedere il suo magazzino, che più che un magazzino mi parve una foresta. Meravigliosi tronchi d'ulivi e di carrubi troneggiavano, emergendo da un sottobosco di ceppi vari. Sapendo che avevo un piccolo tornio e che mi piaceva lavorare il legno, mi regalò alcuni pezzi di legno d'ulivo.
Naturalmente, appena tornato a casa, con grande curiosità cominciai a lavorarli al tornio, ricavandone alcuni oggetti. Gli unici che mi sono rimasti (gli altri li ho venduti nel corso delle mie partecipazioni ai mercatini delle fiere, esperienza estemporanea che però presto ho abbandonato, come mio solito), sono quelli fotografati qui di seguito.
Vasetti
(1995, legno d'ulivo tornito)
Dopo questa parentesi dedicata alla tornitura, tutto preso dall'interesse per la lavorazione del legno, pensai di realizzare dei puzzle che riproducessero degli alberi.
Cedro del Libano
(1998, Puzzle realizzato con legno di mogano e bosso per il tronco, noce e mogano per il fogliame, noce per il terreno)
Cedro del Libano ricomposto
Scatola intarsiata in legno di noce, rovere e ramino, contenente il puzzle "L'ulivo" (1999)
Le tessere del puzzle
L'ulivo
(1998 - Puzzle in legno di noce, mogano, ramino e rovere)
Poi, per portare nei mercatini qualche oggetto da vendere a poco prezzo, ho pensato di realizzare dei ciondoli di legno rappresentanti i segni zodiacali e delle sagome di mici. Con un seghetto da traforo elettrico ho potuto tagliare i pezzi in serie, in modo da accelerare il lavoro: abbattendo i tempi di lavorazione sono riuscito a mantenere bassi i prezzi!
Il mio banchetto al mercatino di Chianale
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Intarsio su legno
16-06-2012
Come dicevo, negli anni '90 il mio interesse si è rivolto al legno. Il suo colore caldo, le sue venature, la sua superficie che, opportunamente trattata, diventava sericea, mi intrigava. Pensai che con la tecnica dell'intarsio avrei potuto creare qualcosa di interessante, e così mi lanciai nell'impresa.
Non fu facile trovare i legni pregiati, e ancor più i sottili fogli di legno che usavano gli ebanisti per i loro intarsi. Ad Asti non trovai nulla. Spostai le mie ricerche a Torino e qui trovai un falegname che aveva una quantità incredibile di fogli di legni pregiati, provenienti da tutto il mondo. Ricordo ancora con piacere il momento della scelta: mi aggiravo nel capannone, quasi inebriato dal profumo delle varie essenze, e i miei occhi andavano da un legno all'altro, sorpresi di fronte ad una così ampia varietà di colori e venature. Una meraviglia! A volte sfioravo con le dita, quasi accarezzandoli, quei capolavori della natura, riportandone sensazioni bellissime.
Trovato il materiale, si trattò di imparare la tecnica. L'unico problema che trovai fu quello di evitare che i pezzi, tagliati con un'affilato taglierino, si spezzassero lungo la venatura del legno. Per ovviare a questo inconveniente, pensai di incollare il legno su carta, tagliarlo, e quindi eliminare la carta dopo aver incollato il pezzo al suo posto. Dopo qualche tentativo, con un po' di pratica, questo sistema mi permise anche di ritagliare pezzi piccolissimi.
Una volta terminato di incollare tutti i pezzi al loro posto, si passa alla fase della levigatura, con carta vetro sempre più fine. Infine si tratta di dare la verniciatura finale. Si possono usare varie vernici, lucide o opache, ma io preferisco usare la cera, che evidenzia le venature e lascia la superficie satinata, calda e gradevole al tatto.
Non sono diventato un provetto intarsiatore, ma sono riuscito a fare dei quadretti che mi hanno dato molta soddisfazione.
Qui ne vedete tre. Per il quarto, per fare la figura del cavallo, invece di usare legno in fogli, ho usato tavolette di 1 cm. di spessore, per dare rilievo e movimento alla figura.
Dennis Hopper in Easy Rider
(1998, Intarsio in legno di frassino e noce italico, 30 x 22)
3 Portatrici
(1998, Intarsio in legno di abura, abete, mogano e pioppo, cm. 22 x 23)
Cagnolino
(1998, Intarsio in legno di noce, noce rosa, mogano, acero, frassino e ciliegio, cm. 30 x 22)
Cavallo
(1998, Intarsio in legno di frassino, noce, ramino, rovere e obeche, 22 x 30)
I miei quadri - Anni '90
09-06-2012
Pochi quadri negli anni '90: mi sono dedicato ad altre attività. Scultura ed intaglio su rame, intarsio su legno e modellismo navale.
Qui potete vedere tre dei miei quadri:
La Bertolina
(1995, tecnica mista su tela, 33 x 46)
Porto al tramonto
(1999, olio su tela, 70 x 50) - Copia dall'originale di Claude Lorrain (1639)
Vedi: Divertissement
Casa yemenita
(1999, Bassorilievo, pasta acrilica, colori acrilici su tavoletta di legno, 23 x 18)
Questa è invece la banderuola segnavento in rame che ho fatto per la sede astigiana del WWF:
Infine una scultura a sbalzo in rame per il cancello della casa di campagna di una mia amica:
Nel prossimo post i lavori di intarsio su legno.
Mountain bike a Valmanera
02-06-2012
Dopo alcune uscite su strada per riprendere un minimo di allenamento con la mia mountain bike, sono andato a fare il sentiero del Colino, a Valmanera, vicino ad Asti. E' un itinerario che mi piace moltissimo, che si snoda per la massima parte tra i boschi. La vegetazione rigogliosa, il terreno mutevole, rende questo percorso estremamente vario. Ogni volta che lo percorri ti appare diverso. Ad esempio, questa volta, le abbondanti piogge della settimana scorsa avevano scavato insidiosi calanchi lungo le discese, per cui bisognava prestare molta attenzione per evitare rovinose cadute. Anche la vegetazione, a volte, può diventare un ostacolo: con l'avanzare della stagione alcuni stretti passaggi saranno completamente invasi, complicando ulteriormente la situazione.
Resta comunque un itinerario bellissimo: quando, dopo numerosi saliscendi, alla fine dell'ultima salita, raggiungi il culmine, il paesaggio si apre, e il tuo sguardo spazia intorno sulle colline dell'astigiano, dimentichi la fatica, e godi del silenzio e dei suoni della natura, intorno. Una meraviglia!
Riguardo al film, ho poi avuto la fortuna di scoprire le musiche di Nixdorux, che mi piacciono moltissimo. Le ho usate come colonna sonora, e penso siano un valore aggiunto determinante, data anche la lunghezza del filmato. Da ascoltare!
Resta comunque un itinerario bellissimo: quando, dopo numerosi saliscendi, alla fine dell'ultima salita, raggiungi il culmine, il paesaggio si apre, e il tuo sguardo spazia intorno sulle colline dell'astigiano, dimentichi la fatica, e godi del silenzio e dei suoni della natura, intorno. Una meraviglia!
Riguardo al film, ho poi avuto la fortuna di scoprire le musiche di Nixdorux, che mi piacciono moltissimo. Le ho usate come colonna sonora, e penso siano un valore aggiunto determinante, data anche la lunghezza del filmato. Da ascoltare!
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Ubicazione:
Località Valmanera, 14100 Asti AT, Italia
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