21-01-2012
Nell'anno 1971 mi sono interessato ad una tecnica espressiva per me nuova, lo sbalzo su rame. In una mostra avevo visto alcuni pregevoli lavori, e mi è venuta la voglia di cimentarmi in questa interessante tecnica.
Ho riprodotto alcuni quadri del Caravaggio, che mi piacevano in modo particolare e che mi parevano adatti al mio scopo. Me ne restano però soltanto due: "San Girolamo scrivente" e "Il sacrificio di Isacco".
Il secondo mi ha impegnato particolarmente, per la presenza di numerosi piani, la cui rappresentazione sul piatto della lastra di rame è risultata abbastanza difficoltosa. Il risultato però mi è parso soddisfacente, considerando anche che era la prima volta che utilizzavo questa tecnica.
San Girolamo scrivente
Dal San Girolamo Scrivente di Caravaggio
(1971, sbalzo su rame, 23 x 17)
Il Sacrificio di Isacco
Dal Sacrificio di Isacco di Caravaggio
(1971, sbalzo su rame, 23 x 17)
continua in: anno 1980
I miei quadri - Anno 1971
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sbalzo su rame
Ubicazione:
14100 Asti AT, Italia
Incidente sugli sci a Pila
19-01-2012
Martedì scorso, come al solito, con il pullman della Polisportiva, ci siamo recati a sciare a Pila, approfittando dell'ottima condizione delle piste di questa località, in questo inverno così avaro di neve. I comprensori sciistici della Val d'Aosta sono quelli che presentano attualmente le condizioni migliori, grazie alle nevicate - seppur non abbondanti - delle settimane passate. Anche l'abbassamento delle temperature ha permesso l'innevamento artificiale che, in altre località, con temperature superiori allo zero, non è stato possibile.
Così, favoriti anche da una giornata splendida, abbiamo sciato fino al tardo pomeriggio, divertendoci alla grande.
Purtroppo però la malasorte ci ha messo lo zampino, e nel corso di quella che avrebbe dovuto essere una delle ultime discese, Elio è incorso in una caduta, evento raro, ormai, vista la sua esperienza di ottimo sciatore.
Si scendeva sulla pista 2 dello Chamolè, nel bosco, ormai quasi deserta, frequentata solo più dagli "irriducibili", a velocità "allegra ma non troppo". Elio, che era davanti a me, scendeva in cortoraggio, controllatissimo, come sempre. Inspiegabilmente, ad un certo punto, il suo sci destro si impuntava nella neve, l'attacco si apriva e il suo scarpone impattava violentemente al suolo, facendo sì che il suo ginocchio si piegasse verso l'interno. I legamenti, ovviamente, non hanno gradito, e il povero Elio è rimasto dolorante a terra. Vano, poi, il suo tentativo di calzare nuovamente gli sci, per scendere con i suoi mezzi: il ginocchio non lo reggeva.
Così, con la mia piccola cinepresa, la GoPro Hero, diventata compagna inseparabile di tutti i miei sport, ho dovuto documentare il mesto ritorno alla base!
Martedì scorso, come al solito, con il pullman della Polisportiva, ci siamo recati a sciare a Pila, approfittando dell'ottima condizione delle piste di questa località, in questo inverno così avaro di neve. I comprensori sciistici della Val d'Aosta sono quelli che presentano attualmente le condizioni migliori, grazie alle nevicate - seppur non abbondanti - delle settimane passate. Anche l'abbassamento delle temperature ha permesso l'innevamento artificiale che, in altre località, con temperature superiori allo zero, non è stato possibile.
Così, favoriti anche da una giornata splendida, abbiamo sciato fino al tardo pomeriggio, divertendoci alla grande.
Purtroppo però la malasorte ci ha messo lo zampino, e nel corso di quella che avrebbe dovuto essere una delle ultime discese, Elio è incorso in una caduta, evento raro, ormai, vista la sua esperienza di ottimo sciatore.
Si scendeva sulla pista 2 dello Chamolè, nel bosco, ormai quasi deserta, frequentata solo più dagli "irriducibili", a velocità "allegra ma non troppo". Elio, che era davanti a me, scendeva in cortoraggio, controllatissimo, come sempre. Inspiegabilmente, ad un certo punto, il suo sci destro si impuntava nella neve, l'attacco si apriva e il suo scarpone impattava violentemente al suolo, facendo sì che il suo ginocchio si piegasse verso l'interno. I legamenti, ovviamente, non hanno gradito, e il povero Elio è rimasto dolorante a terra. Vano, poi, il suo tentativo di calzare nuovamente gli sci, per scendere con i suoi mezzi: il ginocchio non lo reggeva.
Così, con la mia piccola cinepresa, la GoPro Hero, diventata compagna inseparabile di tutti i miei sport, ho dovuto documentare il mesto ritorno alla base!
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Ubicazione:
Frazione Pila, 11020 Gressan AO, Italia
I miei quadri - Anni 60
14-01-2012
In questa serie di post, che inizio con questo dedicato agli anni 60, voglio raccogliere tutte le fotografie dei quadri che ho dipinto negli anni. O meglio, di tutti quelli che sono ancora in mio possesso e di quelli che sono riuscito a rintracciare e fotografare. Di tutti gli altri, non moltissimi, per la verità, resta solo un vago ricordo; peccato, non aver provveduto a suo tempo a conservarli o, se non altro, a fotografarli. Ma, allora, con le tecniche fotografiche a mia disposizione, pressochè inesistenti, non ci pensavo neppure.
Resta il ricordo, come dicevo, e forse nel ricordo mi appaiono migliori di quanto fossero in realtà!
Ciliegi in fiore
(1960, Olio su tela, 45 x 60)
Lo spaventapasseri
(1965, olio su cartone telato, 20 x 30)
Viso di bimbo
(1966, Olio su tela, 35 x 50)
Deiezioni industriali
(1966, Tecnica mista su cartone telato, 30 x 40)
Donna dormiente
(1966, Olio a spatola su cartone telato, 60 x 45)
Vita e morte
(1966, Olio su cartone telato, 40 x 50)
Alle cinque della sera (Revenge)
(1968, Collage e olio su tela, 40 x 60)
Ritratto di donna
In questa serie di post, che inizio con questo dedicato agli anni 60, voglio raccogliere tutte le fotografie dei quadri che ho dipinto negli anni. O meglio, di tutti quelli che sono ancora in mio possesso e di quelli che sono riuscito a rintracciare e fotografare. Di tutti gli altri, non moltissimi, per la verità, resta solo un vago ricordo; peccato, non aver provveduto a suo tempo a conservarli o, se non altro, a fotografarli. Ma, allora, con le tecniche fotografiche a mia disposizione, pressochè inesistenti, non ci pensavo neppure.
Resta il ricordo, come dicevo, e forse nel ricordo mi appaiono migliori di quanto fossero in realtà!
Ciliegi in fiore
(1960, Olio su tela, 45 x 60)
Lo spaventapasseri
(1965, olio su cartone telato, 20 x 30)
Viso di bimbo
(1966, Olio su tela, 35 x 50)
Deiezioni industriali
(1966, Tecnica mista su cartone telato, 30 x 40)
Donna dormiente
(1966, Olio a spatola su cartone telato, 60 x 45)
Vita e morte
(1966, Olio su cartone telato, 40 x 50)
Alle cinque della sera (Revenge)
(1968, Collage e olio su tela, 40 x 60)
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