Ennesima morte al palio di Asti

15-09-2013

Questo è ciò che è accaduto oggi durante il palio di Asti. E' la documentazione sconvolgente della morte di un povero cavallo, incitato dal fantino a lanciarsi contro il canapo ancora teso. La povera bestia si è letteralmente ribaltata al di là del canapo, atterrando sul collo, con la conseguente frattura delle vertebre cervicali. Non sono un veterinario, ma la dinamica dell'incidente è chiarissima. Soltanto alcuni personaggi, commentatori e giornalisti, tentando di minimizzare l'accaduto e soprattutto di deresponsabilizzare il fantino e tutti coloro che contribuiscono in vario modo al perpetuarsi di questa barbarie, hanno parlato di un imbizzarrimento del cavallo, di un auto-disarcionamento del fantino, di una morte antecedente alla caduta. Tutte falsità che la dicono lunga sulle persone che orbitano intorno al palio.



E questa barbarie si ripeterà, per volontà del consiglio del palio, con l'approvazione del sindaco di Asti, domani, 16 settembre.

Ecco ciò che penso, dopo questa ennesima tragedia al palio di Asti:

Non mi aspetto che persone che non si sono ancora evolute dal medioevo accettino di mettere in discussione il loro divertimento, non mi aspetto che coloro che hanno interessi economici legati al palio rinuncino al loro tornaconto personale, non mi aspetto che i politici abbiano il coraggio di opporsi alla barbarie del palio di Asti.
Mi aspetto invece che tutte le persone civili e intelligenti di Asti, e non solo, manifestino il loro profondo disprezzo per paliofili, trafficanti e politici che permettono il perpetuarsi della barbarie medioevale, ed esprimano il loro dolore per l'ennesima vittima innocente di questa cruenta manifestazione, contrabbandata, come tutti sanno, come tradizione.
L'unica tradizione che io individuo è una tradizione di morte!

Non desidero risposte da paliofili, trafficanti, politici: sono scontate, trite e ritrite, ascoltate fino alla nausea.
Non aggiungerebbero nulla al mio pensiero.

Vergogna a voi!!